TRENTO, 14 luglio 2022 - Tre storie che raccontano l'originalità e la creatività del genio femminile nel fare impresa. Tre idee "alternative" per "Unconventional Business", l'evento organizzato mercoledì 13 luglio da Accademia d'Impresa, azienda speciale della CCIAA di Trento per parlare di nuove realtà imprenditoriali, ma anche di nuovi stili di leadership e di management declinati al femminile. "Oltre il 90% dei prodotti in commercio - ha sottolineato Sara Boller, ricercatrice di -skopìa, società di consulenza strategica e analisi dei rischi -  sono pensati da uomini e, come tali, sono spesso incapaci di intercettare i bisogni del mondo femminile, la cui soddisfazione potrebbe rivoluzionare le logiche consolidate del mercato". Le tre storie sono quelle di tre giovani donne dalla spiccata creatività: Vera Boni, che ha fondato Pulk (Trento), un rifugio urbano intimo e accogliente, trainante e poliedrico, all'interno del quale collaborano donne di ogni etnia e Paese; Silvia Atzori (Vezzano) che ha dato vita ad Atotus, il primo network di economia circolare nel mondo della moda sostenibile, e Michela Fazzito che a Roma ha creato Mission Empathy, un ecosistema di innovazione sociale per un nuovo percorso di salute in pediatria, che usa la realtà aumentata e le nuove tecnologie per generare benessere fisico e mentale. “L’idea – ha spiegato Alessandro Garofalo, esperto di innovazione e Past-president di Trentino Sviluppo – da sola non basta. La creatività deve essere profittevole, deve risolvere un problema attraverso la realizzazione di un prodotto o di un servizio che soddisfino il cliente. Fondamentale è poi il metodo, che permette di trasformare la passione in un prodotto, ma anche di unire prodotti diversi per creare nuove funzionalità”. Con “Unconventional Business” Accademia d’Impresa, inaugura un format di incontri che si propone di esaminare aspetti originali e inconsueti dell'attività imprenditoriale in grado di determinarne il successo.
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