TRENTO, 31 luglio 2018 -  Approvato dalla Giunta camerale il disciplinare che regola l'uso del marchio "Trentino di malga" e definisce le modalità di produzione del formaggio ottenuto in alpeggio durante l'estate con latte proveniente da bovini al pascolo. Si tratta del coronamento di un lungo processo di valorizzazione delle produzioni casearie d'alta quota avviato nel 2012 dalla Camera di Commercio, tramite la struttura di Palazzo Roccabruna, in collaborazione con la Fondazione E . Mach. In Trentino infatti ci sono ancora un centinaio di "malghe da formaggio" ed ognuna è caratterizzata da una propria identità che si esprime nei sapori e nei profumi dei propri prodotti. Si tratta di aspetti organolettici e sensoriali che variano in relazione alla provenienza (altitudine, tipologia di terreno, vegetazione pascoliva), alle competenze del casaro, alla flora microbica locale. Tale biodiversità agroalimentare rappresenta una risorsa economica importante per le realtà locali, perché il consumatore associa il formaggio di malga all’idea di un prodotto artigianale capace di distinguersi per una ricchezza di aromi che non si ritrova in un prodotto ottenuto con procedure standardizzate. L’unicità e la tipicità di queste caratteristiche oggi trovano un marchio che le rende riconoscibili. Oltre al processo produttivo il disciplinare del marchio "Trentino di malga" dedica particolare attenzione anche alla fase della stagionatura che non può essere inferiore a nove mesi e deve avvenire in locali tradizionali.